La
gioia della Salvezza ( Dario Carbonino)
Cari fratelli e sorelle, noi tutti sappiamo che il sacrificio di Gesù ha
donato a noi la salvezza eterna, lo possiamo leggere in tutto il vangelo
Versetti come in Giovanni che quando rileggiamo fanno scaturire in noi
la gioia della salvezza…
Giovanni 3:16
Perché Dio ha tanto
amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita
eterna.
Giovanni 8:12
Gesù, la luce del mondo
Gv 1:4-5, 9-12; 5:36-37; 12:46-50
Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
Gv 1:4-5, 9-12; 5:36-37; 12:46-50
Gesù parlò loro di nuovo, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».
Giovanni 11:25-26
25 Gesù le disse: «Io
sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 e chiunque vive e crede in me, non morirà mai.
Credi tu questo?»
Gesù in questo ultimo versetto pone una domanda…..Credi tu questo?? Noi crediamo
a questo ed è per questo che siamo certi della nostra salvezza promessa da nostro Padre.
Ma questa domanda che Gesù pone a Marta ha uno scopo ben preciso,
qualche versetto dopo infatti Marta non crede che Gesù possa resuscitare
Lazzaro perché erano passati già 4 giorni 40 Gesù
le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?»
Lo scopo di questa domanda quindi
è quella di far riflettere Marta sulla sua certezza di Fede.Ovvero di pensare
relamente e sinceramente se crediamo al vangelo.
Allora da questa premessa vorrei analizzare con voi alcuni versetti che
mettono in guarda contro l’apostasia….apostasia che in queste settiamne ne ho
sentito parlare e che ho voluto analizzare attraverso la parola per comprendere
l’insegnamento biblico …dal vocabolario
Apostasia: Il termine apostasia (dal greco απο, apo,
"lontano, distaccato", στασις, stasis,
"restare") definisce l'abbandono formale e volontario della propria religione (in tale contesto si parlerà più propriamente diapostata
della religione). In questo senso è irrilevante se a seguito di tale
abbandono vi sia l'adesione a un'altra religione (conversione) oppure la scelta
areligiosa o atea.
In senso stretto, il termine è riferito alla rinuncia e alla critica della propria precedente
religione. Una vecchia e più ristretta definizione di questo termine si
riferiva ai cristiani battezzati che abbandonavano la loro fede.
Di che cosa vorrei
quindi parlare oggi, vorrei prendere in esame il perché la Bibbia ci avvisa in
maniera forte contro l’apostasia, ovvero la possibilità di cambiare la strada
dritta per quella tortuosa. In questi versetti alcuni comprendono la
possibilità quindi di poter perdere la salvezza, e quindi siccome sappiamo che
non è possibile dobbiamo per forza
comprendere il messaggio che nostro Padre vuole darci in questi versetti-
Visto per certo diventati farfalla
non si può ritornare bruchi, e cosi
anche per un cristiano diventare anticristiano, allora cominciamo a leggere
alcuni versetti che ci avvertono contro l’apostasia:
IN
Deuteronomio 11:16
State attenti a non
lasciarvi ingannare, a non abbandonare la retta via e a non servire dèi
stranieri prostrandovi davanti a loro.
Geremia 2:19
La tua malvagità è
quella che ti castiga;
le tue infedeltà sono la tua punizione.
Sappi dunque e vedi che cattiva e amara cosa
è abbandonare il SIGNORE, il tuo Dio,
e il non aver di me nessun timore»,
dice il Signore, DIO degli eserciti.
le tue infedeltà sono la tua punizione.
Sappi dunque e vedi che cattiva e amara cosa
è abbandonare il SIGNORE, il tuo Dio,
e il non aver di me nessun timore»,
dice il Signore, DIO degli eserciti.
Ebrei 6:4-6
4 Infatti quelli che
sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati
fatti partecipi dello Spirito Santo 5 e
hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo futuro, 6 e poi sono caduti, è impossibile ricondurli di
nuovo al ravvedimento perché crocifiggono di nuovo per conto loro il Figlio di
Dio e lo espongono a infamia.
Ebrei 10:26-29
26 Infatti, se
persistiamo nel peccare volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della
verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati; 27 ma una terribile attesa del giudizio e l'ardore
di un fuoco che divorerà i ribelli. 28 Chi
trasgredisce la legge di Mosè viene messo a morte senza pietà sulla parola di
due o tre testimoni. 29 Di quale peggior castigo, a vostro parere, sarà
giudicato degno colui che avrà calpestato il Figlio di Dio e avrà considerato
profano il sangue del patto con il quale è stato santificato e avrà disprezzato
lo Spirito della grazia?
Ecco come L’autore di Ebrei parla di persone che sono
state illuminate, hanno gustato il dono celeste, addirittura sono stati fatti
partecipi dello Spirito Santo, persone che dopo aver ricevuto la conoscenza
della verità quindi il vangelo, precipitano nel peccato, rendono profano il
sangue del patto annullando cosi il sacrificio e di conseguenza si espongono alla
legge di Mosè.
Ancora una volta quindi troviamo un avviso importante,
attenzione!!!! Ma attenzione a cosa??? Che possiamo perdere la salvezza?? O
vuole che ci poniamo delle domande,come Gesù a posto la domanda a Marta quasi a
dire esaminatevi testatevi, provate la vostra fede, riflettete ed infatti in
corinzi 2
2Corinzi 13:5
5 Esaminatevi per vedere se siete nella fede;
mettetevi alla prova. Non riconoscete che Gesù Cristo è in voi? A meno che
l'esito della prova sia negativo.
Ma allora questi versetti che abbiamo letto cosa
veramente voglio suscitare in noi, cosa smuovono in noi…PAURA?? Paura di perdere
la salvezza??? Se il risultato di questa
prova che Paolo invita a fare sarà che Cristo non è più in noi cosa vorrà dire…che
abbiamo perso la fede o che non l’abbiamo mai avuta.
Quello che questi versetti vogliono esprimere è
che credere in Cristo non è una semplice professione di fede nel cristianesimo,……….
chiunque può dire che Cristo è il salvatore , abbiamo mille esempi , dal
cattolicesimo ad alcune chiese evangeliche,anche Adriano Celentano sa che Gesù
è il salvatore …..ma la differenza è che solo coloro che sono veramente salvati
porteranno frutto…..
Possiamo leggere un famoso versetto in Matteo 7
dove viene espresso molto bene questo concetto….
Matteo 7:21-23
=(Lu
13:25-28; 6:46-49) Sl 1; Ez 13:10-15
21 «Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?" 23 Allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!"
21 «Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato in nome tuo e in nome tuo cacciato demòni e fatto in nome tuo molte opere potenti?" 23 Allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!"
Matteo 7 16:20
16 Li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie forse
uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17 Così, ogni albero buono fa frutti buoni, ma l'albero
cattivo fa frutti cattivi. 18 Un albero buono non può fare frutti cattivi, né un
albero cattivo far frutti buoni. 19 Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato
nel fuoco. 20 Li riconoscerete
dunque dai loro frutti.
E’ impossibile in questi versetti non vedere la
correlazione con le chiese che ho citato prima, ed è ben chiaro che la salvezza è per coloro che
fanno la volontà del Padre. E la volontà del Padre non è solo dire
Signore Signore, ma è anche dare frutti
Frutti che sono opera dello Spirito Santo…e quando
opera lo Spirito Santo non possiamo fare le cose a metà e fare la volontà del
Padre vuol dire fare tutto quello che ci ha insegnato attraverso la parola.
In Galati 5:22-23 Paolo elenca i frutti dello Spirito
Santo, è bellissimo perché ci immaginiamo sempre che i frutti siano opere
grandi e visibilmente appariscenti e invece Paolo ci dice…..
Galati 5:22-23
22 Il frutto dello
Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà,
mansuetudine, autocontrollo; 23 contro queste cose non c'è legge.
Qui Paolo descrive gli atteggiamenti che i cristiani
hanno nella loro vita man mano che crescono nella loro fede. Questa crescita
porta i frutti e quindi viene fatta la volontà del Padre..
Questi discepoli genuini che portano frutto hanno la
garanzia della salvezza, ed essi perseveranno fino alla fine.
Allora riflettiamo su Parola che abbiamo letto:
-La Bibbia ci avverte
con forza attraverso questi versetti di testare la nostra conversione, di
verificare realmente se stiamo vivendo secondo
la volontà di Nostro Padre.
-Di conseguenza ci
esortano a capire che se siamo Cristiani, ovvero seguaci di Cristo che portano frutto
e hanno l’evidenza della
salvezza.
Certo sappiamo che
ogni Cristiano porta frutti in maniera e misura diversa, e può anche capitare
che ci siano periodi in cui non si producono frutti visibili, questi periodi
che noi tutti conosciamo il nemico ci attacca e ci allontaniamo. Ed è in questi
momenti di disubbidienza prolungata che perdiamo la convinzione della salvezza.
E leggiamo proprio una
preghiera di Davide
Salmi 51:12
Rendimi la gioia della
tua salvezza
e uno spirito volenteroso mi sostenga.
e uno spirito volenteroso mi sostenga.
Con il peccato
perdiamo la gioia della Salvezza, ecco perché
la Bibbia ci esorta in questi versetti ad esaminare se siamo nella fede, e quando un Cristiano si esamina e
nota che non ci sono frutti recenti si deve pentire e tornare produrre.
Io mi sono trovato
molte volte in questi momenti e tutte le volte le armi che Dio ci ha donato mi
hanno permesso di esaminare la situazione che stavo vivendo, e la Parola mi ha
permesso di riprendere la gioia della salvezza.
Quella gioia che ogni
volta troviamo leggendo versetti come
Efesini 1:13-14
13 In lui voi pure,
dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e
avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era
stato promesso, 14 il quale è pegno della nostra eredità fino alla
piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria
Giovanni 10:29
Il Padre mio che me le
ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre.
E molti altri versetti che confermano per i veri Credenti
l’impossibilità di perdere la Fede e quindi la salvezza.
E quindi
possiamo dire che la Bibbia ci spiega che esistono dei veri credenti ed
esistono dei falsi credenti.
Ma leggiamo in Matteo
Matteo 13:3-9
. 3 Egli insegnò
loro molte cose in parabole, dicendo:
«Il seminatore uscì a seminare. 4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. 5 Un'altra cadde in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; 6 ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì.7 Un'altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. 8 Un'altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno.9 Chi ha orecchi oda».
«Il seminatore uscì a seminare. 4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. 5 Un'altra cadde in luoghi rocciosi dove non aveva molta terra; e subito spuntò, perché non aveva terreno profondo; 6 ma, levatosi il sole, fu bruciata; e, non avendo radice, inaridì.7 Un'altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. 8 Un'altra cadde nella buona terra e portò frutto, dando il cento, il sessanta, il trenta per uno.9 Chi ha orecchi oda».
Ecco allora come in modo
molto semplice Gesù ci fa capire che a volte il seme ha poca terra attecchisce
ma non vive. Proprio come alcune persone che hanno conversioni che ad un certo
punto svaniscono rifiutando Dio.
Gesù descrive nel
vangeli chi è il vero discepolo….
Luca 9:23
Il prezzo del discepolato
=(Mt 16:24-28; Mr 8:34-9:1)
Diceva poi a tutti: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua
=(Mt 16:24-28; Mr 8:34-9:1)
Diceva poi a tutti: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua
Matteo 16:24-28
Il
prezzo del discepolato
Lu 14:25-27
24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.25 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà. 26 Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua? O che darà l'uomo in cambio dell'anima sua? 27 Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo l'opera sua. 28 In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno».
Lu 14:25-27
24 Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua.25 Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per amor mio, la troverà. 26 Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua? O che darà l'uomo in cambio dell'anima sua? 27 Perché il Figlio dell'uomo verrà nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, e allora renderà a ciascuno secondo l'opera sua. 28 In verità vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non gusteranno la morte, finché non abbiano visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno».
In questa descrizione
Gesù vuole che possiamo distinguere con sicurezza i suoi discepoli, i versetti
che ci avvertono contro l’apostasia vogliono toccarci la spalla, e farci
voltare per fermarci , guardaci attorno e vedere dove siamo…….e attraverso la
Parola e le armi che Cristo ci ha dato, testare la nostra fede per poter
produrre frutti in abbondanza ognuno secondo il proprio dono.
Coloro che abbandonano
il Signore non hanno mai ricevuto il Signore e Giovanni ce ne parla chiaramente
in..
1Giovanni 2:19
Sono usciti di mezzo a
noi, ma non erano dei nostri; perché se fossero stati dei nostri, sarebbero
rimasti con noi; ma ciò è avvenuto perché fosse manifesto che non tutti sono
dei nostri.
Fratelli e sorelle concludo con una preghiera :
Signore grazie per il tuo amore immenso che ogni giorno ci avvolge e ci
protegge, grazie per averci dato la parola che ci guida nella vita, grazie per
averci dato la gioia della salvezza grazie perché ci hai insegnato ad esaminare noi stessi e con la parola correggerci per crescere
nella fede e portare nuovi frutti, grazie per averci dato Gesù benedetto in
eterno Amen.
Dario Carbonino
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